L’esordio assoluto per una nostra prima squadra maschile in questo campionato è stato molto difficile.
Chiudiamo il girone di andata con 0 punti, solo sconfitte, alcune pesanti ed alcune dopo partite combattute e giocate quasi alla pari. Ma dobbiamo ancora imparare molto da questo salto di categoria. Ci aiuterà nei prossimi anni quando acquisiremo maggiore fiducia e soprattutto maggiore maturità.

HC Riva – HC Bondeno 0-1
UHC Adige – HC Riva 5-0
HC Riva – HC Superba 2-3
HC Riva – CUS Padova 3-5
HC Bra – HC Riva 7-0

La partenza con il forte HC Bondeno con una sconfitta di misura sembrava darci un segnale su potercela giocare con, forse, chiunque. La dura realtà, condita anche da troppi infortuni, ci ha messo di fronte ad un campionato ostico, duro, con una squadra, l’HC Bra, costruita per vincere il campionato a man bassa, con le altre cinque formazioni a lottare solo per non retrocedere o per un campionato senza pretese.

Purtroppo, a metà campionato e a quattro punti dalla zona salvezza, non abbiamo grosse aspettative anche se finché la matematica ce lo consente proveremo con tutte le nostre forze a risalire la china.

Ci sono state anche alcune cose positive: i primi gol in questo campionato, quello storico, il primo, di Andrea Travaglia contro l’HC Superba di Genova. Partite perse con un passivo minimo con formazioni ben più navigate e con anni passati tra le serie maggiori: quando si dice che l’esperienza a volte aiuta! L’inserimento graduale anche dei nostri Under 16, e stiamo parlando di una formazione che schiera solo giocatori sotto i 21 anni (insieme ai i tre più grandi ne hanno 25).

Poi ci sono anche le note negative come il passivo nel derby contro l’UHC Adige, i troppi corti non realizzati lungo tutto il campionato. La mancanza di lucidità e la troppa foga in momenti chiave di alcune partite. I seri infortuni ad alcuni giocatori importanti che ci priveranno per tutto il campionato.

Però, facendo un minestrone di tutte queste considerazioni, tutto questo ci aiuterà a tracciare una linea a fine campionato e da lì guardare al futuro con maggiore consapevolezza, consapevoli che questo non è un anno difficile e negativo ma un trampolino che servirà per i prossimi anni.

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