Una stagione che non finisce mai!
Con un pizzico di sorpresa ma con tanta felicità, salutiamo infatti la bella impresa dei nostri ragazzi dell’Under 16 che a Genova hanno conquistato un posto fra le migliori quattro d’Italia. Il 30 giugno, sempre nel capoluogo ligure, giocheremo per lo scudetto di categoria.

Peccato, invece, per le nostre ragazze uscite sconfitte a 10 secondi dalla fine nella decisiva sfida con la Lazio ma davvero sfortunate per tutte le vicissitudine extra hockeistiche patite nel weekend che le ha viste scendere a Roma in formazione di emergenza visto il forfait di alcune ragazze causa esami di terza media.

Under 16 maschile
HC Potenza Picena – HC Riva 3-3
HC Superba – HC Riva 7-9

In un gironcino con tre squadre non puoi permetterti il minimo errore. E già nella prima partita contro i marchigiani dell’HC Potenza Picena eravamo già con le spalle al muro: non potevamo perdere altrimenti saremo già stati eliminati dalla corsa verso le finali in virtù della loro precedente vittoria contro la terza squadra del girone, i padroni di casa genovesi dell’HC Superba.

E così è nata una partita ricca di emozioni, di sorpassi e controsorpassi, che ha avuto il suo ovvio epilogo in un pareggio 3-3 (nostri gol di Davide Bet, Brando Morandi e Gabriel Meneghelli) che ha lasciato aperti tutti i giochi nella nostra ultima e decisiva partita contro la squadra genovese.

Partita a dir poco pirotecnica dove partiamo talmente bene che non ci apre vero di trovarci addirittura sul 6-1. Sembrava talmente incredibile che effettivamente ci siamo illusi che sarebbe stato tutto troppo semplice. Infatti, gol dopo gol, la squadra di Genova si è rivelata davvero tosta portando il risultato addirittura a nostro vantaggio, ma di solo una lunghezza (8-7).
Il gol della tranquillità arriva ad una manciata di secondi dalla fine e il triplice fischio dell’arbitro una sorta di liberazione che ci apre le porte alle finali nazionali con grande merito dei ragazzi (sei gol dello scatenato Gabriel Meneghelli e una rete a testa per Riccardo Ghezzi, Ruben Gottoli e Alessandro Righi) ma anche dei nostri insostenibili allenatori Cristian Brizuela, Fernando redini e Nacho Garcia.

Il 30 giugno con noi ci saranno il CUS Padova, i cagliaritani dell’Amsicora e i romani dell’HC Tevere. Saremo probabilmente gli outsider delle finali dato il blasone che da sempre contraddistingue le altre tre compagini. Fra il resto abbiamo una squadra formata per 10/12 da ragazzi usciti l’anno scorso dall’Under 14 con solo due al limite di età.

Ma la gioia e l’orgoglio di esserci, siamo sicuri, ci daranno la carica per fare più che bene.

Under 16 femminile
HC Riva – Pol. Galatea 2-1
Lazio H. – HC Riva 1-0

Partiamo dall’aspetto tecnico che è quello che ci piace di più: a Roma abbiamo venduta cara la pella in entrambe le partite e, con un pizzico di fortuna in più, avremmo potuto fare anche il classico “colpaccio”.
Avendo due partite di seguito, il nostro allenatore Patrick Cretti, ha deciso di affrontare la prima gara con la squadra di Catania della Pol. Galatea con uno spirtito più “conservatore” affidandosi ai contropiedi. Non parte molto bene ma grazie ad un bel gioco di squadra ed alla doppietta di un’ispiratissima Sofia Antonaros, arriviamo alla sfida decisiva con la squadra locale della Lazio con ancora intatte le possibilità di qualificarci alle finali nazionali.
Purtroppo la gara finisce con l’epilogo più amaro: 0-1 con il gol subito nei 10 secondo finali del match. Match dove abbiamo avuto anche noi le nostre chance per portarci in vantaggio ma alla fine onore alle ragazze di Roma che staccano meritatamente il biglietto per la final-four.

Abbiamo un ulteriore rammarico: quello di non aver potuto affrontare queste semifinali con la rosa al completo. La scelta nefasta di aver messo le partite sabato 15 giugno ci ha privato di alcune ragazze impegnate con gli esami di terza media.
Ed ecco che siamo scesi a Roma in nove atlete contate per di più partendo da Riva a mezzanotte col Flixbus, arrivando a Roma alle prime luci dell’alba con tutte le problematiche che solo un viaggio così lungo (e scomodo) comporta.

E qua sta il vero merito del gruppo, dell’allenatore e dei team manager. Abbiamo onorato al meglio questo impegno, consci del fatto che avrebbe potuto avere un epilogo diverso ma che porterà sicuramente un maggiore affiatamento e voglia di “rivincita” che contraddistingueranno la prossima stagione.

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